Era una mattina come tante. Un gruppo di studentesse in uniforme, qualche risata, un paio di foto allo specchio. Niente di strano, niente di minaccioso. Ma in pochi secondi, la normalità si è trasformata in qualcosa di inspiegabile. Perché quando si sono voltate per andarsene… si sono accorte che c’era qualcun altro nello specchio. Qualcuno che non doveva esserci. Qualcuno che nessuno ha mai visto entrare.

Uno specchio come tanti? Non proprio.
La scena si svolge in un liceo privato di alto livello. Le ragazze della foto erano conosciute a scuola per essere inseparabili — le «sette rosse», come le chiamavano, per via dei loro gilet bordeaux.

Quello specchio si trovava nel bagno del terzo piano. Un luogo banale, utilizzato da tutti, ma su cui da tempo giravano strane voci:
“Lo specchio del bagno riflette troppo bene.”
“A volte vedi qualcuno dietro di te… ma sei sola.”

Nessuno ci credeva davvero. Fino a quel giorno.

Il momento in cui tutto è cambiato
Le ragazze stavano registrando un video per i social. Qualcosa di semplice — pose coordinate, qualche smorfia da postare su TikTok, e baci con il rossetto lasciati sul vetro.

Poi, improvvisamente, apparve un volto in più.

Non dietro di loro. Non nella stanza. Solo nello specchio.

E non sorrideva.

Chi era quell’uomo?
Non portava uniforme. Non era un professore. Non era nessuno che avessero mai visto. Il suo volto era pallido, immobile, e i suoi occhi sembravano fissare direttamente una delle ragazze — Nina, quella con il cellulare in mano.

“Pensavo fosse uno scherzo. Un filtro. Ma quando mi sono avvicinata… lo specchio si è appannato solo dalla sua parte. E poi ha sbattuto le palpebre.”

E poi è scomparso. Ma non come ci si aspetta.
Non si è voltato. Non si è dissolto lentamente. È semplicemente scomparso nel nulla, lasciando solo il riflesso delle sei ragazze… e una nuova, inquietante consapevolezza: non erano sole.

Il video è stato cancellato. Ma internet non dimentica.
La scuola ha tentato subito di insabbiare l’accaduto. Il video è stato rimosso, i telefoni sequestrati, le ragazze convocate dal preside. Ma uno dei video è sopravvissuto. Un frammento da 3 secondi è stato caricato per sbaglio su un account secondario.

E si è diffuso a macchia d’olio con titoli come:

“Lo specchio che ti guarda indietro”

“Chi è il settimo riflesso?”

“Liceo di élite o portale per l’ignoto?”

Una storia dimenticata? Tutt’altro.
Un utente su Reddit ha collegato lo specchio a un vecchio caso del 1992: un incendio in una villa alla periferia di Roma. L’unico oggetto recuperato intatto? Uno specchio antico, con superficie “anormalmente lucida”.

Apparteneva a un uomo di nome Elio Ferrante, orologiaio e collezionista di oggetti esoterici. La leggenda diceva che parlava con il suo riflesso. Che “qualcosa” dentro lo specchio rispondeva.

Investigatori del paranormale sono intervenuti. E quello che hanno scoperto fa paura.
Un gruppo di ghost-hunters è riuscito a entrare a scuola di notte. Con termocamere e sensori EMF, hanno analizzato lo specchio.

Risultato?

Una zona fredda localizzata solo sulla superficie.

Una scritta comparsa all’interno del vetro:
“GUARDAMI ANCORA”, letta solo con luce UV.

E, per finire, una voce registrata che dice:

“Non sono finito. Sono solo dietro.”

Che fine hanno fatto le ragazze?
Dopo l’episodio, le sei protagoniste hanno lasciato la scuola. Alcune si sono trasferite. Una è stata ricoverata per crisi d’ansia. Solo una — Giulia — ha parlato pubblicamente:

“Non ci stava guardando tutte. Guardava solo UNA di noi. E sapeva chi.”

Nessuna di loro da allora si avvicina a uno specchio senza coprirlo prima.

Conclusione: riflettersi può sembrare innocuo. Ma se il riflesso guarda indietro?
Forse lo specchio non riflette il nostro volto. Ma la nostra paura più profonda.
E forse, quando ci fissiamo troppo a lungo… qualcosa ci osserva da dentro.