Quando un Figlio Sparisce e una Madre Rimane ad Aspettare
Sei anni. È passato tutto questo tempo dall’ultima volta che ha visto suo figlio. Nessuna visita, nessuna telefonata, neppure un messaggio. Solo silenzio.

Per questa anziana madre, ogni giorno inizia allo stesso modo: con la speranza che oggi sarà diverso. Forse, finalmente, il telefono squillerà e lei sentirà la sua voce. Ma i giorni diventano mesi, i mesi si trasformano in anni, e la speranza lascia il posto a un vuoto insopportabile.

Ricorda ancora l’ultima volta che l’ha visto. Era di fretta, distratto, con la solita promessa: «Non preoccuparti, mamma, vengo a trovarti il mese prossimo.» Ma quel mese non è mai arrivato.

All’inizio, cercava di giustificarlo. Il lavoro, la famiglia, gli impegni… Continuava a ripetersi che, in fondo, le voleva ancora bene. Ma poi sono passati i compleanni senza una telefonata, le feste con una sedia vuota a tavola, e la triste realtà si è fatta strada: era stata dimenticata.

Non sa perché. Nessun litigio, nessuna discussione. Solo una distanza che, lentamente, si è trasformata in un muro insormontabile. Ha provato a cercarlo: ha telefonato, ha scritto lettere, ha chiesto informazioni agli amici comuni. Ma la risposta era sempre la stessa: «Sta bene,» «Ha tanto da fare,» «Ti chiamerà presto.»

Ma non lo ha mai fatto.

Ora passa le giornate vicino alla finestra, guardando il mondo andare avanti. Vede figli che passeggiano con le loro madri, famiglie felici che si stringono. E si chiede: «Pensa mai a me? Si ricorda della madre che l’ha cresciuto, che ha sacrificato tutto per lui, che darebbe qualsiasi cosa per sentire di nuovo la sua voce?»

La cosa più crudele della vecchiaia non è il tempo che passa. È la solitudine. È rendersi conto che la persona a cui hai dato tutto è andata avanti senza mai voltarsi indietro.

Lei continua a sperare, ma in fondo sa la verità. Alcune assenze durano per sempre.