All’aeroporto internazionale di San José de los Campos, una giornata apparentemente ordinaria si è trasformata in uno degli episodi più adrenalinici mai registrati nella recente storia dell’aviazione civile. Un volo commerciale regolare, il numero 284 della compagnia AeroLínea Nacional, in arrivo da Buenos Aires, ha vissuto momenti di puro terrore negli istanti finali della fase di atterraggio.
Secondo quanto riportato dai controllori di volo, l’aereo avrebbe dovuto atterrare alle ore 14:05. Le condizioni meteorologiche erano difficili ma non proibitive: vento laterale a 20 m/s, nubi basse e umidità elevata. Nulla lasciava presagire quanto sarebbe accaduto pochi istanti dopo.
Mentre il velivolo si avvicinava alla pista, ha improvvisamente perso stabilità. I testimoni raccontano di aver visto l’aereo inclinarsi bruscamente sul lato destro, come se stesse tentando un’improvvisa manovra evasiva. A bordo, i passeggeri hanno vissuto attimi di autentico panico. «Sembrava che ci stessimo ribaltando. Alcuni hanno gridato, altri si sono slacciati dalle cinture cercando di capire cosa stava succedendo. In cabina regnava un silenzio irreale rotto solo dai suoni metallici del velivolo», ha raccontato Karina Silva, biologa di ritorno da una conferenza scientifica.
I dati radar confermano una deviazione anomala nell’assetto dell’aereo durante l’approccio: un’inclinazione di 11 gradi superiore ai limiti previsti. In casi simili, basta un minimo contatto dell’ala con il suolo per provocare una tragedia. Ma in questo caso, grazie alla prontezza del comandante Alejandro Ramírez, con oltre 15.000 ore di volo all’attivo, il velivolo è stato miracolosamente raddrizzato pochi istanti prima del tocco.
L’aereo è atterrato, ma non è riuscito a liberare la pista. Un guasto al sistema idraulico di sterzo ha impedito al pilota di manovrare verso il parcheggio. Il jet è rimasto bloccato in mezzo alla pista, costringendo la torre di controllo a sospendere le operazioni. Un veicolo speciale ha poi agganciato l’aereo e lo ha lentamente trascinato verso l’area di sosta.
I passeggeri sono stati evacuati con calma tramite scale mobili e condotti nel terminal, dove sono stati accolti da personale medico e psicologico. Nessuno ha riportato ferite, ma molti hanno dichiarato che quei pochi minuti sembravano un’eternità.
La vicenda è diventata virale quando un ingegnere aeronautico in attesa di un altro volo ha pubblicato online un video dell’atterraggio registrato dal vetro del terminal. In meno di un’ora ha superato il mezzo milione di visualizzazioni. Il giorno seguente, i media internazionali parlavano già del “miracolo sulla pista bagnata”.
Esperti del settore sottolineano come il successo dell’operazione sia dipeso dalla combinazione di sangue freddo, formazione di alto livello e perfetto coordinamento tra cabina di pilotaggio e controllo di terra. «Ciò che sarebbe potuto diventare un disastro è stato trasformato in una lezione di eccellenza aeronautica», ha dichiarato un portavoce dell’ente nazionale per la sicurezza del volo.
Le autorità stanno ora indagando sulle cause dell’incidente. Si ipotizza una combinazione tra condizioni atmosferiche imprevedibili, un guasto momentaneo al sistema di controllo direzionale e la scarsa aderenza della pista. La compagnia ha già annunciato che aggiornerà i protocolli per la gestione delle emergenze e la formazione dei piloti.
L’evento è stato paragonato da molti utenti online al famoso ammaraggio dell’Airbus A320 nel fiume Hudson, ma questa volta il miracolo non è avvenuto sull’acqua, bensì sull’asfalto umido, e non c’erano uccelli da evitare — solo la prontezza di un uomo al comando e la volontà di non cedere al panico.
Nel mondo dell’aviazione, ogni giorno si compiono centinaia di migliaia di operazioni invisibili. Ma a volte, uno solo di quei voli racconta una storia che vale la pena ricordare. E questa è una di quelle storie.